INTERVISTE/LIVE REPORT
Intervista by Giusy Randazzo
INTERVISTA :
Phantorama
Hi Rockers, oggi facciamo due chiacchiere con i Phantorama, nel particolare :
MC = Marco Cefis – batteria & cori
MT = Marco Torrese – basso & voci
PL = Pask Lauriola – tastiere & voci
Vi definite una band “Fresh Rock Retrò”, spiegateci il perché di questa definizione
PL: Da quando il progetto ha preso vita, circa tre anni fa, ogni volta che qualcuno ci chiedeva “che genere fate?” la risposta era sempre Rock o Rock alternativo, con un po’ di blues ma anche Swing con un po’ di Elettronica…alla fine non sapevamo neanche noi come descriverci.
MC: All’uscita del disco eravamo a casa di un amico e dopo l’ascolto disse: “beh è molto fresh, è Rock, perché indiscutibilmente si tratta di Rock, ed è un po retrò…è FRESH ROCK RETRO!”. Ci è piaciuto subito e così abbiamo deciso di tenerlo.
La vostra formazione ( tastiere, basso e batteria ) non prevede l’uso della chitarra. Scelta artistica e stilistica o è maturata nel tempo ?
MC: La scelta di questo tipo di formazione è nata con il progetto. Da subito si era pensato di non volere la sei corde. I motivi di questa decisione sono vari, in primis la ricerca di sonorità che rimandassero al cinema e al teatro pur mantenendo una certa “attitude” e una chiave di lettura molto rock.
MT: Già dalle prime bozze i suoni predominanti per armonie e melodie erano principalmente pianoforti scordati, clavicembali,campanellini, fiati e effetti noise e qualche synth. Quindi possiamo dire che l’ispirazione del progetto ha un’impronta orchestrale. Volevamo che i brani proiettassero l’ascoltatore nella canzone non solo seguendo e inseguendo le parole delle nostre storie ma che la musica avesse anche una funzione di contesto.
Nel 2015 esce “Phantorama”, il vostro lavoro discografico omonimo : parlateci delle tracce presenti al suo interno e dove è possibile reperirlo
MT: Possiamo dire che ogni traccia è un viaggio fantastico a sé.
“Alice nello specchio” tratta del tema della vanità, che intrappola e rende vittima omaggiando i celebri romanzi di Lewis Carrol. “Canta Regina” rappresenta cinicamente un sistema dispotico, orwelliano, descritto utilizzando metaforicamente un alveare. In “Pianomorte” ci ritroviamo in una vecchia bettola con avventori loschi, beoni e il protagonista al bancone con il bicchiere in mano e una pistola in tasca. In “Daparò” si ripercorrono allucinazioni, demoni e voci interiori, elucubrazioni di dottori e terapie psichiatriche.
MC: il disco è veramente molto vario, regala davvero tante atmosfere e tanti mondi sonori differenti, si va dallo Swing, chiaramente pestato e incafonito di “Signorina Mon Amour” al Punk traviato da sonorità anni 70 di “100.000 Tesla”, passando per parate circensi in inusuali cover. Per concludere, in questo stravagante lavoro, ognuno ci trova qualcosa di proprio o dei riferimenti che ignoriamo e che scopriamo successivamente nei messaggi che riceviamo.
PL: Il disco è stato intitolato “Phantorama” perché lo consideriamo il nostro bigliettino da visita. Lo si può acquistare digitalmente scaricandolo dagli store digitali: Amzon, ITunes, Spotify ecc…
La copia fisica in digipack la si può comprare sia ai nostri concerti, sia sul sito della nostra etichetta, Ikebana Records, e su ordinazione in Feltrinelli, FNAC, e tutti i negozi di dischi.
Chi è l’autore dei testi e quali sono gli argomenti che principalmente trattate ?
PL: In realtà i testi vengono scritti a sei mani, come musica e arrangiamenti.
I temi sono vari, situazioni paradossali e illogiche della realtà che ci circonda, personaggi reali o grotteschi che hanno avuto delle storie maledette o scienziati che con le loro scoperte avrebbero rivoluzionato il nostro modo di vivere, personaggi fantastici o storici, amori finiti in tragedia.
MC: Diciamo che non c’è nessuno nel gruppo che può “vantarsi” di aver scritto interamente un testo dei Phantorama. Ogni testo più o meno ha svariate versioni, generalmente si parte da un’idea che, dopo l’approvazione di tutti, viene stesa, scritta riscritta modificata e convalidata all’unanimità. Per quanto riguarda le tematiche da trattare, noi pensiamo che qualunque argomento può esser trattato, non abbiamo restrizioni di campo, diciamo che prediligiamo argomenti tragicomici e grotteschi.
Recentemente mi avete simpaticamente dedicato uno dei vostri brani più rappresentativi ” Signorina Mon Amour ” . Vedremo prossimamente un videoclip di questa canzone ? O magari di altre ? Dateci qualche anticipazione
MT: Ci piacerebbe molto realizzare il videoclip di Signorina Mon Amour, così come per tutti gli altri brani, ma per ora non abbiamo le “forze” per la produzione di tale lavoro.
In questo momento tra concerti, contest e prove non possiamo dedicarci alla selezione di un brano e fare le scelte più opportune per la realizzazione dei video. Possiamo dirti però che prossimamente ci sarà del materiale live di alcuni concerti.
MC: Attualmente il brano scelto come singolo e quindi con video è “48(morto che parla)”, una ballata tragicomica che affronta la vita, la morte, il lavoro, la pensione…
PL: un brano attuale….
MC: E il fatto che se andiamo avanti così non ci si può nemmeno permettere di morire! Insomma, un pezzo divertente (ride)
Quando vi esibite avete un impatto immediato sul pubblico, non solo musica ma anche teatralità ed effetto scenico . Quanto secondo voi è importante questo aspetto artistico nel vostro progetto musicale e quanta “attenzione” gli dedicate ?
PL: Nella rappresentazione live, questo è un aspetto complementare alla musica, non è un caso infatti che tu abbia usato i termini “teatralità” ed “effetto scenico”.
Sin dall’inizio, insieme ai testi e alla musica, si configurava anche il modo di presentarsi al pubblico. Vedi la cassa di legno che contiene le tastiere o la pedaliera degli effetti di Marco, o il suo basso. Cerchiamo di offrire uno show totale e avvolgente e quindi musica, parole, costumi e scenografia vanno costruite insieme. Entriamo nei panni (anche materialmente) di tre personaggi che in fondo rappresentano la parte matta di noi, il nostro folle e grottesco alter-ego.
MC: quando saliamo sul palco non pensiamo troppo a fare spettacolo…saliamo sul palco e ci caliamo completamente nei nostri brani, ci facciamo trasportare dall’energia che sentiamo di fronte a noi, e ci spariamo dei viaggioni che non si possono spiegare. Penso che la teatralità di cui parli si percepisca dal trasporto che mettiamo nel proporre in brani molto sentiti, non solo per paternità di scrittori, ma per il fatto che si suona esattamente quello che ci piace suonare.
MT: siamo tutti sceneggiatori, attori e registi del progetto!
PL: e scenografi! (ride)
Comunicate adesso a Rocknrollradio alcuni dei vostri prossimi appuntamenti live ed i contatti online dove potervi seguire ed essere sempre aggiornati sui vostri progetti
MC: Bene, giunti al termine salutiamo i lettori e gli ascoltatori di Rocknrollradio e vi diamo appuntamento al 29 Maggio che ci vedrà sul palco del “Circolo Colony” di Brescia, il 3 giugno al “BlueRose Saloon” di Bresso e il 6 giugno al “Meeting Del Mare” di Marina di Camerota e direi di fermarci qui…
MT: Si, ci fermiamo qui perchè le date sono un po’ più numerose, pertanto vi invitiamo a seguirci sui social , Facebook e Twitter dove troverete il calendario con tutti gli eventi oppure sul sito www.phantorama.com dove si trova tutto il desiderabile sul nostro conto.
Un saluto a tutti dai Phantorama
Marco, Marco & Pask
Per Rocknrollradio
Giusy Randazzo
Maggiori Info :
http://www.phantorama.com/
https://www.facebook.com/pages/PHANTORAMA/457877997620220?fref=ts
http://www.rocknrollradio.it/giusy-rocklive/
http://www.rocknrollclub.it/